TETRIS E TETRAMINI

Il 6 giugno 1984 Alexey Pazhitnov, un giovane ricercatore russo impiegato all’epoca per il Dorodnicyn Computing Centre dell’Academy of Science dell’Unione Sovietica a Mosca, inventò un giochino a blocchi e nessuno avrebbe potuto sospettare che due anni dopo sarebbe diventato un successo mondiale. E invece il gioco, basato sulla teoria geometrica dei tetramini, figure piane o solide regolari, appassionò milioni di persone in tutto il mondo.

Si chiamano TETRAMINI i poligoni che si possono ottenere disponendo quattro quadrati in modo che due quadrati confinanti abbiamo sempre un intero lato in comune. Le figure che si possono costruire in tale modo sono 5.

IL TETRIS.

Lo scopo del gioco è semplice: appaiono in cascata alcune figure geometriche di vari colori.
Il giocatore, muovendo i tasti cursore, ha la possibilità di spostare e ruotare le figure che scendono dall’alto senza mai fermarsi per farle incastrare una sull’altra. Quando una riga è completa scompare assegnando punti al giocatore. Se uno dei pezzi rimane fuori dal bordo superiore del contenitore quando arriva un nuovo pezzo il giocatore ha perso. Ci sono 10 livelli disponibili in cui maturare il proprio record.

 

Perché in TETRIS le figure proposte sono sette?

Poiché nel gioco è ammessa solo la rotazione dei pezzi e non il ribaltamento, ai due pezzi, la ‘L’ e la ‘Z’, vengono aggiunti i loro simmetrici (verticale o orizzontale). In tal modo sono disponibili tutte le configurazioni che si possono ottenere componendo simmetrie su un tetramino.

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